Ho ascoltato e dato risposte concrete come Sindaco per molti anni, ora mi candido per portare le esigenze dei cittadini in Regione, perché credo nella buona amministrazione del territorio e nella politica del fare.
Fare il sindaco è un’esperienza che mi ha riempito di gratificazione e che mi ha permesso di concretizzare i miei ideali confrontandomi sempre con i cittadini. La passione per il Bene Comune mi accompagna da sempre, convinto che per cambiare le cose in meglio bisogna spendersi con impegno e in prima persona.
Ho ascoltato e dato risposte concrete come Sindaco per molti anni, ora mi candido per portare le esigenze dei cittadini in Regione, perché credo nella buona amministrazione del territorio e nella polica del fare. Fare il sindaco è un’esperienza che mi ha riempito di gratificazione e che mi ha permesso di concretizzare i miei ideali confrontandomi sempre con i cittadini. La passione per il Bene Comune mi accompagna da sempre, convinto che per cambiare le cose in meglio bisogna spendersi con impegno e in prima persona.
Dopo la laurea in economia e commercio conseguita a pieni voti all’Università Ca’Foscari di Venezia ho svolto attività bancaria in BNL, in molte città d’Italia, in Veneto e poi nella nostra regione, occupando ruoli crescenti di responsabilità. Nel mio lavoro ho gestito filiali bancarie e rapporti con imprese, enti pubblici e aziende di servizi, cosa che mi ha dato una visione pragmatica di come si amministra un Comune: analizzare i problemi, gestire il personale, confrontare esigenze e opinioni di cittadini e imprese, trovare sempre soluzioni per le persone e per gli imprenditori.
Così, dal 1995 al 2009, ho fatto il sindaco a Trivignano Udinese, dove abbiamo affrontato e risolto il problema degli allagamenti nei centri abitati e dove abbiamo fatto sì che Clauiano entrasse nei Borghi più belli d’Italia. Sono poi stato eletto consigliere provinciale nella Provincia di Udine. Ho sempre svolto ruoli di coordinamento di amministratori in ANCI, Azienda Sanitaria, CAFC. Nel 2011 mi è stata proposta la sfida di fare il sindaco a Palmanova, dove ho guidato la città per due mandati fino al 2021, accompagnando poi la maggioranza composta da tre liste civiche verso un progetto che oggi, con il sindaco Giuseppe Tellini, prosegue i percorsi innovativi che abbiamo avviato nel decennio precedente. Il risultato più grande è stato ridare alla città un ruolo di primo piano, con il riconoscimento Unesco della città stellata, partito dalla pulizia dei bastioni e dalla pedonalizzazione della piazza e del primo tratto dei borghi, la riqualificazione degli spazi storici, gli investimenti in cultura e turismo.
In prima persona ho difeso territorio e Ambiente con lo stop alla inutile, dannosa e costosissima nuova strada tra Palmanova-Manzano, oppure con il miglioramento delle viabilità con la rotonda di Porta Aquileia e del sottopasso di San Marco, ormai alle battute finali. Ma la battaglia che mi ha visto con maggior determinazione a fianco della gente è la difesa dell’ospedale di Palmanova e della Bassa Friulana. Ancor oggi mi batto per salvaguardare l’assistenza sociale e la sanità territoriale che oggi sono in pericolo per le nuove decisioni imposte dalla giunta Fedriga e Riccardi.
La mia storia pubblica e personale mi ha sempre spinto verso i più deboli e gli emarginati. Sono orgolioso di aver ospitato 47 ragazzi migranti a Palmanova, impegnandoli gratuitamente per servizi alla comunità (pulizia di strade e marciapiedi e aiuto per riqualificare le sedi delle associazioni di volontariato). Inoltre, con mia moglie Giovanna siamo genitori di un ragazzo autistico di origine croata adottato da bambino. Grazie al grande esempio di altri genitori, anche noi stiamo lavorando ad un progetto di casa famiglia a Trivignano Udinese che possa garantire un futuro a mio figlio e alle ragazze e ragazzi come lui.
Non ho mai temuto le battaglie, anche aspre, per la difesa dei diritti e dei servizi che spettano a tutti i cittadini, a costo anche di risultare poco allineato alle logiche di partito. Anche per questo non ho mai fatto venir meno l’impegno preso con i cittadini, portando sempre a termine il mio mandato di sindaco anche quando la politica mi offriva l’occasione di una candidatura alle regionali.
Oggi mi candido in Regione come consigliere, restando, in ogni caso, attento alle comunità locali. Carico della grande esperienza e delle competenze maturate credo che la Regione abbia bisogno del contributo e della rappresentanza della Bassa friulana, un territorio complesso e potenzialmente ricco, dove in questi anni ho condotto e condiviso con tanti cittadini e amministratori battaglie e progetti per migliorare la vita nei nostri paesi.
Mi candido perché sono convinto che senza una rappresentanza forte di questo territorio, saremo sempre emarginati e poco considerati da Trieste. È ora di far sentire la voce di questa terra e di tutti voi!